giovedì 17 dicembre 2009

Memorie di uno sportivo: Slovenia-Russia 1-0

6:30, suona la sveglia. Non è una sveglia qualunque. Nell'aria si nota qualcosa di strano. La colazione non è la stessa, l'atmosfera a scuola neppure. E' Mercoledì 18 Novembre, e oggi si decide un anno e mezzo di lavoro oltre che la partecipazione a un Mondiale. Eggià, il Mondiale. Non riesco nemmeno a immaginarmi una coppa del Mondo senza di noi, freschi del bronzo a Euro 2008; non riesco a immaginarmi una vittoria della Slovenia, peraltro già caduta a Mosca pochi giorni prima 2-1. Pecnik ha segnato quel gol al 85' che sta rendendo ancora aperto il discorso, ma la Russia avrebbe potuto benissimo andare a Maribor con la qualificazione già in tasca. Arrivano le 13:30, fine delle lezioni ma l'aria non cambia, anzi, si infittisce e diviene sempre più strana; gente che dice "cosa ti preoccupi...passate facile" o "la Slovenia fa schifo" ma io conosco troppo bene i miei ragazzi, e ciò NON mi può far star tranquillo. Faccio le mie cose e sono le 18:00: meno 3 ore, leggiamoci qualcosa sulla Gazzetta per ingannare l'attesa; il capo della Slovenia dice "Sono felice di aver firmato il trattato con la Russia stamane, perchè dopo la nostra vittoria i rapporti potrebbero essere più incrinati". Non gli do peso, schermaglie prima della gara e poi una Russia fuori è inimmaginabile. Nel frattempo la Grecia passa a Donetsk con un gol del mitico Salpigidis. Tra me e me penso, fortuna che non tifo ai cugini, non riesco a immaginarmi fuori. 20:45 mi metto sul divano, da solo, a guardare la partita: con orgoglio parte l'inno russo, ma le facce fanno trasparire tensione e paura, ovvero il leitmotiv della gara. La Slovenia parte forte, Ignashevitch fa auto-palo e vado in escandescenze. Se al 40' è ancora 0-0 è perchè Akinfeev è un marziano. Al 43' Dedic mette dentro un cross dalla destra: è 1-0. Un attimo di mancamento ma mi faccio forza, il tempo c'è. Entra Kerzhakov. Benissimo ma deve mettere anche Sychev. Al 60' la fine. Kerzhakov subisce fallo, va a terra: esulto, rigore! rosso! ottimo, anche in uno in meno! Invece no, non è rigore e l'espulso è l'ex Siviglia. La gara è praticamente finita. Comincio a pensare a una eliminazione mentre entra Pogrebnyak. Maledico Hiddink. La Slovenia in contropiede fa più di noi, che stiamo perdendo. A 5 dalla fine Zhirkov è solo davanti al portiere: Handanovic para. Sono un uomo morto. Nel finale si fa espellere proprio Yuri. Finale mestissimo, 9 contro 11. Il telecronista urla Четыре Минуты, ma non bastano. Il ladro Hauge fischia la fine, ed è per me proprio la fine.
Sconsolato, sconfortato tiro un gancio contro il Computer. Il mio compagno di sofferenze Stefano Laini scrive "e adesso?", frase che mi mette una tristezza incredibile. Non riesco a crederci, siamo fuori.

giovedì 10 dicembre 2009

Facce da Champions: gol dei portieri, eliminazioni illustri e ritorni importanti

Basta poco, veramente poco per cambiare le sorti di un' intera stagione. E spesso può essere che tutto ciò non dipenda nemmeno da te. Prendiamo d'esempio il Rubin Kazan; dopo il secondo gol dell'Inter, arrivato a più di venti minuti dalla fine, i tartari si trovavano da secondi a quarti privi addirittura dell'Europa League. E' bastato un gol però, un gol che poco cambia per il marcatore, Leo Messi, e per la sua squadra, il Barcellona che già era primo col pari a Kiev, a condurre i granata in Europa League. Ora gli uomini di Berdyev potranno disputare altri match, conseguendo maggiore esperienza (e chissà, un trofeo in più) per la prossima campagna in Champions League.

Vi direte, nei gironi a 4 è molto facile che un risultato condizioni di gran lunga la classifica del girone. Sicuramente sì ma quella punizione magistrale non varierà solamente la stagione di una squadra, ma un campionato intero; la Russian Premier League, che ha perso al primo turno tutte le formazioni impegnate in Europa League, deve vedersi dall'assalto nella classifica del Ranking Fifa da parte della Liga Romena e proprio della Vyschaya Liga Ucraina! In conclusione da un possibile approdo in EL di una squadra Ucraina con la Russa a casa in un minuto si è invertito tutto. L'unica romena impegnata in Champions, invece, è mestamente crollata sul campo dello Stoccarda trovando però il ripescaggio in EL dove già ci sono Cluj, Steaua e Politecnica.

Può anche accadere che a decidere gli incontri siano gli estremi difensori: un rigore parato, un intervento che vale un gol o magari nulla di tutto questo. Se per Butt i calci dagli undici metri sono un' abitudine, provate a chiedere all'estremo difensore dello Standard Liegi Bolat se è solito trovare gol come quello di ieri. Pazzesco, sia per importanza che per bellezza; i belgi conquistano il terzo posto a scapito degli olandesi mediante l'incornata della pelata di un turco.

La prima fase della Champions League 2009-2010 si contraddistingue anche per le eliminazioni illustri: la Juventus, che tanto aveva speso in estate, è riuscita nella difficile impresa di fare peggio dell'anno scorso; il Liverpool è deceduto a Firenze e da lì non è più risorto; l'Atletico Madrid non ha giocato la Champions, o meglio, nessuno lo ha visto; i Rangers Glasgow si sono fatti deridere tra le mura amiche ma non è che fuori abbiano fatto una gran bella figura.

Non solo delusioni però, anche sorprese che non t'aspetti: il Bordeaux è parso una macchina schiacciasassi, il Barcellona ha scherzato col fuoco, si è scottato ed è passato primo, lo Zurigo ha strappato 4 punti al Milan, il Marsiglia ha pagato caro la sconfitta interna proprio contro i rossoneri; il Rubin Kazan ha mostrato a tutti di quale pasta è fatto, il CSKA ha fatto in Champions ciò che non ha fatto in patria, il Bayern Monaco ha giocato una partita ed è passato, l'Arsenal non sarebbe riuscita nemmeno volendo a non qualificarsi così come il Siviglia; la Fiorentina ha giocato un girone praticamente perfetto, il Chelsea pure, il Porto era già qualificato al termine del girone d'andata, il Manchester ha liquidato facilmente la pratica, l'Olympiacos ha riconfermato la tradizione greca.

Non ci resta che aspettare il prossimo appuntamento, Venerdì 18 Dicembre ore 12, con i sorteggi degli Ottavi di Finale!

martedì 8 dicembre 2009

Troppo Watford, il Qpr si scioglie alla distanza

Nell'anticipo della 20esima giornata gara scoppiettante tra Watford e Qpr, entrambe alla ricerca di punti per la zona play off. Dopo un quarto d'ora privo della minima emozione, al 16' arriva il primo sussulto: Faurlin, forse il migliore dei suoi, si libera ai 15 metri ma col sinistro calcia fuori. Al 21' arriva la risposta dei padroni di casa con Claverly, che da buona posizione spara alto; un minuto più tardi è ancora Cleverly a provare la girata di testa su cross di Hodson, ma Cerny blocca senza problemi. Alla mezz'ora arriva a sorpresa il vantaggio degli ospiti: l'ottimo Faurlin serve Agyemang che dalla lunetta trafigge Loach. Qpr in vantaggio, nonostante non avesse creato nulla in più del Watford. I gialloneri non ci stanno e al 44' trovano il pareggio con Doyley, al primo centro in carriera dopo 238 gare in Championship; è lui infatti a deviare di testa un tiro di Cathcart su cross di Harley. L'inizio della ripresa è un monologo Watford: dopo sessanta secondi Ellington trova un bellissimo colpo di testa ma Cerny, con l'aiuto del montante, si salva. Al 56' i padroni di casa passano in vantaggio con Cowie, che riceve dal monumentale Cleverley e esplode un destro incrociato che va a insaccarsi alle spalle del portiere del Queen Park Rangers. Al 67' ci provano ancora i gialloneri con Anderson, che trova la girata della Domenica ma anche un Cerny in gran forma. Macintosh le prova tutte e butta nella mischia i talentuosi Buszaki e Taraabt; è proprio quest'ultimo a venti dalla fine a impensierire Loach, che si salva in bager. Inutili gli assalti finali degli ospiti, che al 93' devono capitolare per la terza volta: Cleverley cavalca una prateria e a tu per tu col portiere non fallisce coronando un match da 8 in pagella.

CLASSIFICA:

1 Newcastle 19 21 42
2 West Brom 19 24 38
3 Nottm Forest 19 10 32
4 Leicester 19 2 31
5 Cardiff 19 13 30*
6 Watford 19 -4 30
7 Swansea 19 0 29
8 Middlesbrough 19 9 29
9 QPR 19 6 28*
10 Blackpool 19 7 28
11 Bristol City 19 0 27
12 Sheff Utd 19 0 27
13 Crystal Palace 19 -1 26
14 Preston 19 -1 25
15 Barnsley 18 -6 24
16 Doncaster 19 -1 21
17 Derby 19 -8 21
18 Scunthorpe 19 -14 21
19 Reading 19 -8 20
20 Coventry 19 -8 19
21 Sheff Wed 19 -8 18
22 Ipswich 19 -10 17
23 Plymouth 18 -13 15
24 Peterborough 19 -10 13

Monday, 7 December 2009
Watford v QPR 3-1

Tuesday, 8 December 2009
Doncaster v Sheff Wed, 19:45
Ipswich v Peterborough, 19:45
Leicester v Bristol City, 19:45
Middlesbrough v Blackpool, 20:00
Preston v Derby, 19:45
Reading v Crystal Palace, 20:00
Sheff Utd v Nottm Forest, 19:45
Swansea v Plymouth, 19:45
West Brom v Cardiff, 19:45

Wednesday, 9 December 2009
Barnsley v Scunthorpe, 19:45
Coventry v Newcastle, 19:45

Agf e Esbjerg si equivalgono, il pari è il risultato obbligato

Si conclude con un segno X il posticipo della 18esima giornata della Superligaen Danese; ad Aarhus si affrontavano due squadre d'alta classifica, in cerca di punti importanti per la zona europa.

Sembrava potesse essere la seconda vittoria consecutiva e un gran bel passo in avanti per l'Agf, che però si trova di fronte un arcigno Esbjerg privo di vittorie da un mese, quando dilagava sul campo del Brondby. Al 13' i padroni di casa sono già in vantaggio: cross dalla destra di Lindkvist, Williams è il più lesto di tutti e ne approfitta per incornare il vantaggio Agf. La reazione degli ospiti è pressochè nulla è al 18' l'Aarhus sfiora il raddoppio con Kapidzic che, ben imbeccato da Deivdariani, salta il portiere e calcia a botta sicura trovando sulla linea l'intervento di Ukpai. Al 40', abbastanza inaspettato, arriva il pareggio dell'Esbjerg; Lange buca la pessima linea difensiva avversaria e fredda Rasmussen con un bel destro a giro. Le squadre vanno negli spogliatoi sul parziale di 1-1.
Nella ripresa accade molto poco, situazione che va a legittimare il risultato di equità tra le due compagini. Le azioni più importanti provengono da tiri da fuori che non impensieriscono gli estremi difensori; al 50' ci prova Hogh, nove minuti più tardi Feilhaber libera un esterno destro ben bloccato dal portiere avversario. Al 61' Lange si libera in area di rigore mediante una splendida triangolazione ma calcia malamente alto. Al 73' l'Agf rimane in 10: Moller, già ammonito, stende l'ottimo Lange diretto verso la porta. Rosso sacrosanto e gara che non regala più sussulti.


RISULTATI 18° GIORNATA

SønderjyskE 2 - 0 AaB
Nordsjælland 3 - 0 Midtjylland
Randers 2 - 1 HB Køge
Silkeborg 3 - 0 Brøndby
OB 0 - 2 København
AGF 1 - 1 Esbjerg

CLASSIFICA

OB 38
København 37
Esbjerg 32

Silkeborg 29
Brøndby 27
AGF 26
AaB 25
Nordsjælland 23
SønderjyskE 22
Midtjylland 21
Randers 8
HB Køge 8

sabato 5 dicembre 2009

Sorteggi gironi Mondiale, il mio punto di vista


Girone A

Raggruppamento molto equilibrato, dove la Francia possiede in maniera alquanto relativa i favori del pronostico. I galletti però si trovano di fronte un girone praticamente identico all' A di Corea del Sud e Giappone, nel quale dovettero farsi da parte.
Molto molto complicato, invece, il lavoro del Sudafrica, che vuole far bella figura in casa propria: l'impressione è quella che i 'Bafana Bafana' si classificheranno ultimi senza vincere alcuna gara.
Diverso il discorso per l'Uruguay; i due volte campioni del mondo, reduci dall'assenza in Germania tre anni or sono, vogliono vendere cara la pelle e, sul piano prettamente tecnico, hanno le carte in tavola per fare bene.
Il Messico si presenta come una totale incognita: raggiunta la rassegna al termine di un tortuosissimo cammino, i centroamericani, abbonati alla fase a eliminazione diretta, dovranno trovare quell'identità di gioco smarrita dopo l'eliminazione con l'Argentina nel 2006.

Girone B

Sembra un girone facile per l'Argentina, invece tutti e tre i suoi avversari nascondono notevoli insidie, tutte differenti tra di loro: la Grecia fa del suo punto di forza non il tasso tecnico bensì la coesione del gruppo e il catenaccio; per quanto riguarda la Nigeria, i biancoverdi sfruttano la velocità di attaccanti come Martins, abili ad inserirsi negli spazi. Appare inconsistente la Corea del Sud, che può però sfruttare la sua poca fama a livello internazionale e sfruttare eventuali superficialità avversarie.

Girone C

L'Inghilterra è chiaramente favorita: la nazionale di Capello, che ha travolto tutti nel girone di qualificazione, non dovrebbe avere problemi contro le altre tre compagini. Lotta a tre per il secondo posto, con gli Usa decisamente sopra Slovenia e Algeria.

Girone D

La Germania passerà come prima, ma non è così facile come può sembrare: la Serbia si presenta come un avversario osticissimo mentre il Ghana potrebbe rivelarsi inferiore a quello del 2006. Poco pericolosa l'Australia, in netto calo rispetto alla guida Hiddink.

Girone E

Girone entusiasmante, ma per la lotta alla seconda piazza: l'Olanda non avrà problemi, si equivalgono Giappone, Danimarca e Camerun.

Girone F

Come al solito molto fortunata l'Italia; lotta aperta tra Paraguay, Slovacchia e Nuova Zelanda per l'altro piazzamento qualificazione.

Girone G

Sicuramente quello di più elevato tasso tecnico, Brasile, Portogallo e Costa D'avorio si giocheranno la qualificazione a suon di gol. Poco da fare per la Corea del Nord.

Girone H

Tutto facile per la Spagna, il secondo posto dovrebbe essere del Cile. Le altre squadre sono Honduras e Svizzera.

lunedì 13 luglio 2009

Errore tecnico a San Pietroburgo, si paventa l'ipotesi ripetizione


Curioso quanto inamissibile l'episodio accaduto al 75' della gara di ieri tra Zenit e Fc Mosca, valevole per il tredicesimo turno di Russian Premier League; sugli sviluppi di un' azione dei 'cittadini' sulla fascia sinistea il laterale georgiano Già Grigalava viene atterrato in area dal centravanti ex Tom Tomsk Pavel Pogrebnyak: nessuna esitazione per il direttore di gara Eduard Maly, che indica il dischetto. Il fantasista russo di origini azere Aleksandr Samedov si incarica della battuta, ma trova davanti a sè un super Contofalsky che respinge, proprio sui piedi si Sheshukov che ribadisce in rete. Gol che però non viene convalidato dal fischietto di Volgograd che segnala un improbabile punizione di seconda; sul referto l'arbitro motiverà la sua decisione manifestando l'affollamento nell'area dello Zenit di maglie moscovite ancor prima che Samedov avesse calciato il penalty. Follia pura quindi di Maly, che rischia anche la squalifica per tutta la stagione; ricorso immediato invece della compagine guidata da Bozovich, che chiede la ripetizione della gara.

Non è la prima volta che accade un fatto del genere: nel 2005, a Tashkent ci si giocava un mondiale quando gli uzbeki si videro concedere un calcio di rigore che avrebbe potuto portarli avanti 2-0 sul Bahrein. L'attaccante biancoverde trasforma dal dischetto, ma l'arbitro Yoshida giustamente non convalida per via dell'ingresso in area di numerose maglie Uzbeke, solo che questi non fa ripetere, concedendo un inenarrabile fallo in attacco. La FIFA successivamente farà ripetere la gara.

giovedì 9 luglio 2009

Rimonte Motherwell e Zimbru, si salvano Haladas e Lathi

Okhtepes-Zimbru 0-2 (16' O. Andronic, 19' G. Andronic)
Mika-Helsingborg 1-1 (68' Makondele [H], 82' rig.Ednei)
Irtish-Haladas 2-1 (19', 34' Yurin, 23' Kenesei [H])
Zestafoni-Lisburn 6-0 (5', 39', 42' Dvali, 44' Gelashvili, 87', 90' Benashvili)
Inter Baku-Spartak Trnava 1-3 (11' Gutierrez [I], 35' Sukennik, 40' Kozuk, 48' Prochazak,)
MTZ-Ripo-Sutjeska 2-1 dts (63' Todorovic [S], 67', 111' Ryndyuk)
Renova-Dinamo Minsk 1-1 (12' Ibraimi, 38' rig. Kyslyak)
Bnei Yehuda-Simurq 3-0 (27', 66' Galvan, 86' Biton)
Birkirkara-Slaven Belupo 0-0
Nomme-Dinaburg 0-0
B36 Torshavn-Olimpi Rustavi 0-2 (6' Sirbiladze, 28' Khubua)
Dinamo Tirana-Lathi 2-0 (13', 70' Diop)
Rosenborg-Runavik 3-1 (6' Potemkin [Ru], 40' Iversen, 92' rig. Ya, 95' Olsen)
Vetra-Grevenmacher 3-0 (18' aut. Huss, 33' Kianskas, 37' Vezevicius)
Rudar Velenje-Trans 3-1 (28', 73' Cipot, 69' Mahmutovic, 74' Starovoitov [T])
Kaerjeng-Anorthosis 1-2 (44' Sonin, 60' Frousos, 91' Fiorani [K])
Llanelli-Motherwell 0-3 (8', 25' Sutton, 75' Murphy)
Linfield-Randers 0-3 (21' Olsen, 51' Lorentzen, 82' Berg)
Polonia Varsavia-Buducnost 0-1 (51' Vukovic)
Siroki Brieg-Banants 0-1 (87' Balabekyan)
Vlazznia-Sligo Rovers 1-1 (43' Shtubina [V], 85' Keane)
TNS-Fram 1-2 (11' Evans [T], 16' Ormarsson, 66' rig. Tillen)
Keflavik-Valletta 2-2 (41' Falzon [V], 55 Eysteinsson, 72' Gudmunsson, 82' Priso [V])

*in grassetto le squadre qualificate

Nessuna grande sorpresa nel ritorno del primo turno preliminare di Europa League. Molte gare combattute ma alcune decisamente scontate, come in Georgia dove lo Zestafoni ha letteralmente distrutti i nordirlandesi del Lisburn. Passano a fatica Lathi e Slaven Belupo mentre il Polonia Varsavia e il Siroki cedono clamorosamente in casa, senza però uscire di scena dalla competizione. Sorprendenti infine i tonfi interni di Okhpetes (vincente 2-1 in Moldova) e Inter Baku.

Nessuna sorpresa, passano Sant Julia e Fk Mogren


UE Sant Julia-Tre Fiori 5-4 dcr (39' Moreira, 60' esp. Simoncini, 82' Canarezza)
Fk Mogren Budva-Hibernians 4-0 (41' Milic, 45', 80' Grbic, 51' Cetkovic)

Tutto facile per i campioni di Montenegro che regolano i maltesi dell'Hibernians con un complessivo 6-0. Decisamente meno semplice per gli andorresi di Sant Julia, che devono arrivare ai rigori per sconfiggere i grintosi avversari di San Marino che riescono a raddrizzare la gara quando sembrava già finita e con un uomo di meno. Prossimo avversario degli iberici il Levski Sofia, mentre i balcanici affronteranno nel secondo turno il Copenaghen.

venerdì 3 luglio 2009

Ultimatum per Villa, il Barcellona vira su Forlan

Villa prigioniero del suo contratto: se già la scorsa estate il Valencia lo aveva voluto trattenere, anche quest'anno potrebbe essere la società del presidente Llorente a bloccare il suo trasferimento.

Ultimatum del presidente Laporta: il Valencia deve decidere se accettare o meno l'offerta di 40 milioni per la punta spagnola David Villa entro una settimana; decisiva la richiesta di Guardiola, che vuole avere tutti i suoi giocatori prima dell'inizio del ritiro estivo. In caso di rifiuto Beguiristan riaprirebbe la pista Forlan, anch'egli gradito all' allenatore blaugrana, decisamente più economica (il valore di mercato è circa 25 milioni e la sua clausola rescissoria è comunque di 36).

Ecco, comunque, nel dettaglio le trattative concluse del mercato spagnolo:

ALMERIA
Acquisti
Fabian Vargas (c, Boca Juniors), Cisma (d, Numancia), David Rodriguez (a, Celta Vigo), Natalio (a, Cordoba)
Cessioni
Carlos Garcia (Betis), Manè (Getafe), Solari (f.c.), Bruno (Valencia), Iriney (Betis)

ATHLETIC BILBAO
Acquisti
Dìaz de Cerio (a, Real Sociedad), Zubiaurre (d, Elche),
Cessioni
Lafuente, Tiko, Javi Casas (Cartagena), Del Olmo

ATLETICO MADRID
Acquisti
Reyes (c, Benfica), Diego Costa (a, Albacete), Valera (d, Racing), Clèber Santana (c, Maiorca), Jurado (c, Maiorca), Juanito (a, Betis), Cabrera (d, Defensor Sporting)
Cessioni
Leo Franco (Galatasaray), Banega (Valencia), Seitaridis, Coupet (Psg)

BARCELLONA
Acquisti
Henrique (d, Bayer Leverkusen)
Cessioni
Sylvinho

DEPORTIVO LA CORUNA
Acquisti
Angulo (d, Leixoes), Juca (c, Partizan Belgrado), Adriàn Lòpez (a, Màlaga), Omar Bravo (a, Tigres), Aythami (d, Xerez), Taborda (a, Hèrcules)
Cessioni
Munùa (Màlaga), Antonio Barragàn (Valladolid), Joan Verdù (Espanyol), De Guzman, Fabricio, Pablo Amo, Lafita (Saragozza)

ESPANYOL

Acquisti
Nakamura (c, Celtic Glasgow), Ben Sahar (a, Chelsea), Verdù (c, Deportivo La Coruna)
Cessioni
Nenè (Monaco), Casilla (Cadice), Lacruz (svinc.), Rufete (svinc.), Jordi Gòmez (Wigan)

GETAFE
Acquisti
Codina (p, Real Madrid), Pedro Rìos (c, Xerez), Manè (d, Almeria), Nacho (c, Malaga)
Cessioni
Stojkovic (Sporting Lisbona), Jacobo (Valladolid), Polanski (Mainz 05)

MALAGA

Acquisti
Munùa (p, Deportivo), Mtiliga (d, Nac Breda), Xavi Torres (c, Barcellona), Silva (d, Xerez)
Cessioni
Eliseu (Lazio), Antonio Tapia (Betis), Goitia (Betis), Luque (Ajax), Calleja (Osasuna), Pablo Barros (Saragozza), Duda (Siviglia), Lolo (Siviglia), Adriano Ferreira (Internacional), Adrian Lopez (Deportivo), Nacho (Getafe), Chele, Rosato, Salva

MAIORCA
Acquisti
Emilio Nsue (a, Castellon)
Cessioni
Arango (Borussia M.), Dorado (svinc.), Jurado (Atletico Madrid), Cleber Santana (Atletico Madrid)

OSASUNA
Acquisti
Calleja (c, Malaga), Erice (c, Cadice), Esparza (c, Huesca), Nico Medina (d, Huesca)
Cessioni
Cruchaga (f.c.), Hector Font (Valladolid), Tiago Gomes, Sunny, Hidalgo, Javier Flano (Numancia), Margairaz

RACING SANTANDER
Acquisti
Brian Sarmiento (a, Xerez), Vitolo (c, Aris Salonicco), Juanjo (a, Alaves), Smolarek (a, Bolton), Ivan Bolado (a, Elche), Manuel Arana (c, Castellon), Angel Crespo (d, Siviglia)
Cessioni
Marcano (Villareal), Garay (Real Madrid), Sepsi (Benfica), Jonathan Pereira (Villareal), Luccin (Saragozza), Valera (Atletico Madrid), Zigic (Valencia), Luis Fernandez, Goncalves (Vitoria Guimaraes)

REAL MADRID
Acquisti
Negredo (a, Almeria), Garay (d, Racing), Kakà (c, Milan), Cristiano Ronaldo (a, Manchester United), Albiol (d, Valencia), Benzema (a, Lione)
Cessioni
Cannavaro (Juventus), Faubert (West Ham), Saviola (Benfica), Codina (Getafe)

REAL SARAGOZZA
Acquisti
Angel Lafita (c, Deportivo La Coruna), Pablo de Barros (c, Malaga)
Cessioni
Cuartero (f.c.), L. Vallejo, Toni, Zaparain, Pignol, Herrero

SIVIGLIA
Acquisti
De Mul (c, Genk), Duda (c, Malaga), Lolo (c, Malaga), Alfaro (c, Tenerife)
Cessioni
Josè Angel Crespo (Racing), Javi Navarro (f.c.), Mosquera (America)

SPORTING GIJON
Acquisti
Arnolin (d, Vit. Guimaraes), Juan Pablo (p, Numancia), Rivera (c, Betis), Miguel de las Cuevas (c, Atletico Madrid)
Cessioni
Lafuente (Athletic Bilbao), Raul Camara (Recreativo), Colin, Segio Sanchez, Neru

TENERIFE
Acquisti
Bellvis (d, Valencia)
Cessioni
Alfaro (Siviglia), Cristo Marrero, Oscar Perez, Clavero

VALENCIA
Acquisti
Banega (c, Atletico), Jordi Alba (c, Nastic), Zigic (a, Racing), Mathieu (d, Tolosa), Dealbert (d, Castellon), Bruno (d, Almeria), Moyà (p, Maiorca)
Cessioni
Raul Albiol (Real Madrid), Bellvis (Tenerife), Curro Torres, Morientes, Miguel, Hugo Viana, Edu, Moretti, Angulo

VALLADOLID
Acquisti
Hector Font (c, Osasuna), Nauzet (c, Las Palmas), Alvaro Anton (p, Numancia), Asier (c, Xerez), Jacobo (p, Getafe), Barragàn (d, Deportivo)
Cessioni
Alberto, Inaki Bea, Vivar Dorado, Victor, Goitom, Pedro Oldoni

VILLAREAL
Acquisti
Marcano (d, Racing), Xavi Oliva (p, Castellon), David Fuster (c, Elche), Jefferson Montero (c, Valle), Pereira (a, Racing), Marcos (c, Real Sociedad), Altidore (a, Xerez)
Cessioni
Mati Fernandez (Sporting L.), Nihat (Besiktas), Cygan, Guille Franco, Viera

XEREZ
Acquisti
Nessuno
Cessioni
Mendoza (Rayo Vallecano), Sarmiento (Racing), Asier (Valladolid), Aythami (Deportivo), Crespi (Maiorca), Silva (Malaga), Calle (Nastic Tarragona)

*Alcune cessioni non sono ancora ufficiali

giovedì 2 luglio 2009

Crollano Keflavik e Dinamo Tirana, bene Dinaburg e Siroki Brieg


Olimpi Rustavi-B36 Torshavn 2-0 (10', 88' Megreladze)
Banants Yerevan-Siroki Brieg 0-2 (41' Silic, 66' Rodrigues)
Dinaburg-Nomme 2-1 (63' Afansjevs, 91' Gucashvili, 93' Balbinot [N])
Simurq-Bnei Yehuda 0-1 (84' Mori)
Fc Lathi-Dinamo Tirana 4-1 (2', 86' Rafael, 29' Kuli [D], 43' Moilanen, 51' Haara)
Sutjeska-MTZ Ripo Minsk 1-1 (48' Medjedovic [S], 77' Bubnov)
Valletta-Keflavik 3-0 (25' Falzon, 49' Priso, 72' Ouden)
Dinamo Mosca-Renova 2-1 (40' Ibraimi [R], 73' Rig. Kysliak, 88' Strakhanovic)
Trans-Rudar Velenje 0-3 (9' Rig. Cipot, 61' Omladic, 89' Trifkovic)
Zimbru-Okhzetpes 1-2 (51' Demerji [Z], 72' Karakulov, 74' Chonkaev)
Anorthosis-Kaerjeng 5-0 (11' Aut. Costa, 26' Katsavakis, 63', 92' Frousos, 68' Cafu)
Grevenmacher-Vetra 0-3 (12', 80' Grigaitis, 26' Masitsev)
Haladàs-Irtysh Pavlodar 1-0 (79' Kenesei)
Randers-Linfield 4-0 (37' Berg, 48' Sane, 79' Nygaard, 80' Lorentzen)
Slaven Belupo-Birkirkara 1-0 (3' Csizmadia)
Spartak Trnava-Inter Baku 2-1 (21', 25' Kozuch, 80' Gutierrez [I])
Runavik-Rosenborg 0-3 (20', 58' Zahora, 89' Lustig)
Sligo Rovers-Vlazznia 1-2 (71' Smajlaj, 75' Aut. Keane, 89' Cretaro [S])
Buducnost Podgorica-Polonia Varsavia 0-2 (54' Koziol, 65' Jodlowiec)
Helsingborg-Mika 3-1 (51', 87' Larsson, 66' Montenegro [M], 90' Sundin)
Lisburn-Zestafoni 1-5 (11', 35' Gelashvili, 22', 39' Grigalashvili, 53' Aptsiauri, 88' Whelan [L])
Fram-TNS (24' Evans [T], 33' Rig. Tillen, 49' Juliusson)
Motherwell-Llanelli 0-1 (28' Jones)

Alcuni discorsi già chiusi e altri ancora tutti da giocare: è questo il sunto migliore dell'andata del primo turno preliminare di Europa League. Tutto facile per i norvegesi del Rosenborg e i ciprioti dell'Anorthosis; già passati anche Zestafoni e Randers. Risultati importanti per Olimpi Rustavi, Siroki Brieg, Lathi, Valletta, Rudar e Vetra. Sorprendenti colpi esterni degli israeliani del Bnei e dei gallesi del Llanelli mentre il Renova, l'Inter Baku, il TNS e il Nomme sono ancora in gioco. Clamorosi tonfi interni di Zimbru e Sligo Rovers.

mercoledì 1 luglio 2009

Mogren facile, il Tre Fiori spera ancora


Giocati i due incontri valevoli per il turno di qualificazione ai preliminari della Champions League 2009.

Martedì 30 Giugno 2009 h 18 30
Hibernians (Mal)-Fk Mogren Budva (Mon) 0-2 (32' Cvetkovic, 88' Grbic)

Mercoledì 1 Luglio 2009 h 20 30
Tre Fiori (Rsm)-UE Sant Julia (And) 1-1 (42' Rig. Xinos, 74' Andreini)

Qualificazione ormai in cassaforte per i campioni di Montenegro di Budva che passano in quel di Malta con una rete per tempo. Giochi ancora aperti invece nell'altra gara dove il nazionale sanmarinese Andreini risponde al rigore dell'andorrano Xinos; l'andamento della gara è però condizionato dalla sciocca espulsione di Munoz al 60'.

Si ritira Bernd Schneider, leggenda del calcio tedesco


Il centrocampista del Bayer 04 Leverkusen Bernd Schneider si è dovuto ritirare a 35 anni per problemi alla schiena, e il Ct dell nazionale Joachim Löw ha reso onore al suo "ruolo decisivo per i nostri successi".


Decisione difficile
Schneider ha avuto un problema alla colonna vertebrale nel 2008 e non si è più ripreso: "Questa decisione è difficile per me, ma ho avuto problemi sin dall'incidente e seguo il consiglio dei miei dottori". E' stata una fine triste per un giocatore che ha fatto tanto in dieci anni a Leverkusen, dopo aver iniziato con l'FC Carl Zeiss Jena pima di trasferirsi alla BayArena dall'Eintracht Frankfurt nel 1999.

Eroe alla BayArena
'Schnix' ha segnato 35 gol in 263 partite con il Leverkusen, secondo in Bundesliga nel 1999/00 e nel 2001/02 e finalista nel 2001/02 in UEFA Champions League - persa per 2-1 con il Real Madrid CF. Il direttore generale del Leverkusen Rudi Völler ha detto la sua: "Bernd che ha fatto meraviglie con la Germania e il Leverkusen. E' anche una bella persona, umile. Gli auguro il meglio".

Germany stalwart
Schneider ha anche segnato quattro gol in 81 partite con la Germania, e nel 2002 ha giocato la finale del Mondiale FIFA persa con il Brasile. Ha perso UEFA EURO 2008™ per infortunio. Il Ct Löw ha detto: "Bernd Schneider è stato un giocatore importante per la nostra squadra, è stato decisivo per i nostri successi".

Uefa.com


Non è l'unico calciatore che si ritira in quest'estate, ricordiamo infatti anche i seguenti:

  • Paolo Maldini
  • Luis Figo
  • Pavel Nedved
  • Russel Latapy
  • Niko Kovac

lunedì 29 giugno 2009

Sorprese, delusioni e certezze emerse dalla Confederations Cup

La Confederations Cup appena terminata ha messo in mostra numerosi talenti, ma anche sancito grosse delusioni. Andiamo ad analizzare i giocatori migliori e quelli peggiori del torneo.

Katlego Mphela, 24enne attaccante dei Mamelodi Sundowns, si è messo in luce nella finale terzo-quarto posto contro la Spagna, quando ha realizzato una doppietta. Dotato di un tiro impressionante, è bravo anche a inserirsi negli spazi. Ha già giocato da giovanissimo in Europa nello Strasburgo e nello Stade De Reims, ma risultò un flop assoluto; merita però un' altra chance. Deludente invece Thembinkosi Fanteni, attaccante degli israeliani Maccabi Haifa, dal quale ci si aspettava molto, forse troppo. Inconsistente contro l'Iraq, nessuna rete all'attivo. Decisamente meglio il mediano dell'Everton Steven Pienaar, grande corsa e polmoni ed intelligenza tattica fuori dal comune; non per nulla gioca in Inghilterra e in una squadra di alta caratura come i Toffies. Per quanto ne concerne il centrocampo sudafricano da sottolineare anche le prestazioni di Macbeth Sibaya, 31enne mediano del Rubin Kazan, che rivedremo nella prossima Champions League, di Bernard Parker, 23enne di proprietà della Stella Rossa e di Siphiwe Tshabalala, tecnico giocatore del Kaizer Chiefs. Questi tre calciatori hanno dato solidità e inventiva al reparto, oltre che due gol entrambi realizzati da Parker. Ma il reparto migliore della nazionale sudafricana è stato sicuramente quello difensivo; da esaltare il pacchetto arretrato in toto, ma metterei in evidenza Aaron Mokoena, terzino ex Blackburn ora al Portsmouth e Tsepo Masilela, difensore anch'egli come Fanteni facente parte della rosa degli israeliani del Maccabi Haifa. Infine, grande torneo anche per l'esordiente portiere Itumeleng Khune che a soli 22 anni ha messo in mostra grande sicurezza e discrete qualità tra i pali.

Poco da salvare per la Nuova Zelanda, con 7 reti al passivo e nessuna siglata. Da segnalare comunque il 21enne Chris James, dei finlandesi del Tampere Utd, e la punta Chris Killen, militante nei più quotati scozzesi del Celtic Glasgow.

Non esaltantissima nemmeno la Confederations Cup dell'Iraq, qualificatosi per Sudafrica 2009 in virtù del trionfo nella Coppa D'Asia 2007. Bora Milutinovic non c'era ancora in quel periodo ma, come suo solito, ha dimostrato di sapere adattarsi alla grande a qualsiasi squadra lui alleni; squadra decisamente catenacciara, senza alcun nome di spicco.

Spagna altalenante in questa competizione: super contro i mediocri avversari del girone, inesistente in semifinale contro gli USA. El Nino Fernando Torres ha soddisfatto solo la prima gara, con una tripletta ai semi-professionisti della Nuova Zelanda; discorso decisamente diverso per l'attaccante del Fenerbache David Guiza, che con una doppietta decisiva ha regalato il terzo posto agli iberici. Male Sergio Ramos e Casillas, forse alla frutta dopo una lunga e intensa stagione. Sufficienza stentata per i vari Xavi, Villa e Puyol giunti anche loro al termine di una dura stagione.

Soprendenti invece gli egiziani, che ben figurano con il Brasile e battono l'Italia campione del mondo in carica. Hanno impressionato oltre il conosciutissimo Mohammed Zidan del Borussia Moenchengladbach il 36enne portiere del Sion Essam El Hadary, visto a suo tempo come un traditore in patria, il modesto mediano del Al Alhy Mohammed Aboutrika e anche l'ex Bari, Bellinzona e Fiorentina Hany Said.

Davvero deludenti invece i campioni del mondo in carica dell'Italia che falliscono totalmente l'approccio alla manifestazione: una sola vittoria, ottenuta in rimonta e con un uomo in più per poco meno di un'ora. Gli unici a salvarsi sono il portiere Gianluigi Buffon, sempre una certezza in fatto d'impegno e costanza, e il funambolo italo-statunitense Giuseppe Rossi, utilizzato però col contagocce dal selezionatore Marcello Lippi. L'allenatore viareggino ha fatto discutere con le sue scelte, spesso scellerate e prive di buon senso; l'ex coach della Juventus ha già perso in patria tutta la stima ottenuta dopo il Mondiale vinto soli tre anni fa.

Perfetto il Brasile, gestito in maniera oculata dal proprio allenatore Carlos Dunga. L'ex mediano della nazionale verde-oro ha azzeccato tutte le mosse, in primis l'inserimento di Dani Alves nella semifinale contro il Sudafrica. Ottima anche la quadratura della squadra, spesso intaccata dal narcisismo dei propri giocatori che aveva prodotto il vero e proprio fiasco del 2006. Stella della selecao l'attaccante del Siviglia Luis Fabiano, capocannoniere del torneo con cinque reti e decisivo nella finalissima di Johannesburg; soddisfacenti anche Daniel Alves e Lucio, autori di gol pesantissimi. Straordinario il centrocampo, con le dighe Ramires e Felipe Melo vigilate dall'esperto Gilberto Silva che agiscono da ottimi frangiflutti a centrocampo. Nessuna gara persa per i sudamericani e, escludendo la gara col Sudafrica, almeno tre gol segnati ogni partita.

Concludiamo questo editoriale con gli Stati Uniti, squadra che dopo le prime due gare difficilmente ci si aspettava in finale: la larga vittoria contro l'Egitto ha regalato però il miglior risultato nella storia per la nazionale americana, dopo i quarti di finale nel mondiale nippo-coreano. Questo grazie a un super Tim Howard; il portiere dell'Everton sembra un lontano parente di quello che inanellava papere su papere al Manchester United. Il suo contributo è stato decisivo per la conquista di questo secondo posto. Non solo super Howard però, il segreto di questa compagine sta nell'intelligenza tattica, trasmessa in maniera straordinaria dal mister Bradley. Questi ha saputo unire il discreto talento di vari giocatori di media caratura come Donovan, Dempsey, Davies e Feilhaber, inseriti dietro a un giocatore possente e fisicamente imponente come Jozy Altidore, ex centravanti dello Xerez neopromosso nella Liga spagnola. Dietro una grande muraglia, formata da colossi fisicamente parlando, come Onyewu dello Standard Liegi e l'esperto Carlos Bocanegra. Decisivo anche l'apporto di un collante tra i reparti come Clark che a mio modo di vedere meriterebbe come Landon Donovan una squadra europea.

Carattere verdeoro, gli USA escono con onore


Serve un grande secondo tempo al Brasile per rimontare gli USA, in vantaggio di due reti all'intervallo. La compagine di Bradley accusa decisamente il colpo, quando dopo nemmeno un giro d'orologio nella ripresa Luis Fabiano fa 1-2 e subisce un vero e proprio assedio sudamericano. Ma i nordamericani erano partiti alla grande, passando in vantaggio dopo 10' grazie alla girata di Dempsey. Al 25' è Donovan a raddoppiare il vantaggio: straordinaria combinazione in contropiede con Davies, e la palla finisce alle spalle di Julio Cesar. Ma, come detto, il Brasile della ripresa è tutta un'altra storia; dopo 1' è Luis Fabiano ad accorciare le distanza con un bel sinistro che trafigge Howard, sino a quel momento monumentale. Al 65' arriverebbe il 2-2, ma Hansson non vede che l'incornata di Kakà ha effettivamente oltrepassato la linea di porta; ma gli USA faticano a ripartire e il pari sembra sempre più vicino, e di fatti arriva al 73' con l'incornata vincente dell'attaccante del Siviglia il quale ribadisce in rete la traversa di Robinho. Rimane una solo squadra in campo, quella verdeoro, che trova addirittura il gol del vantaggio: è il colpo di testa di Lucio a 7' dalla fine a regalare il trofeo alla selezione di Dunga. Sconfitta amara per gli statunitensi che hanno fatto il massimo per ottenere il loro primo trofeo al di fuori della Gold Cup, assaporato per più di 70' minuti di gioco.

domenica 28 giugno 2009

Sud Africa col cuore, ma non basta


Gara che si vivacizza nel finale quella disputata oggi a Rustenburg e che designava la terza classificata di questa Confederations Cup 2009. Fino al gol di Mphela (giocatore che si è messo in mostra alla grande in questa manifestazione rispetto ad altri suoi compagni come l'anonimo Fanteni) la partita si era incanalata su binari noiosi, con il Sud Africa a gestire una sterile supremazia territoriale proprio come in semifinale con i verdeoro. Ma l'1-0 del numero 9 sudafricano a 15' dalla fine ha il merito di smuovere l'incontro: gli spagnoli si gettano, sinceramente non col coltello tra i denti, alla ricerca del pari che trovano all'88' con l'attaccante del Fenerbache David Guiza che stoppa e calcia a rete di prima intenzione, trafiggendo l'incolpevole Khune. Passano nemmeno sessanta secondi e l'ex Maiorca bissa la sua prima rete in questa Confederations Cup: tentativo di cross dal vertice destro dell'area di rigore che si va a insaccare splendidamente nella porta sudafricana. Dovrebbe essere una mazzata sui padroni di casa, ma effettivamente sono solo i tifosi a crollare psicologicamente e ad andarsene dallo stadio prematuramente: all'ultima occasione disponibile, infatti, è ancora la punta entrata in corso d'opera a segnare per i "Bafana Bafana"; la sua punizione è una bordata da lontanissimo, che finisce alle spalle di Iker Casillas. Si va quindi ai supplementari, dove sempre Mphela ha per due volte il pallone del 3-2 ma trova davanti a sè il portiere madrileno in gran forma. Al 107' arriva la beffa per i locali, che vanno sotto 3-2; l'insidiosa punizione di Xabi Alonso porta in vantaggio definitivamente gli europei ma non oscura affatto il grande torneo disputato dai gialloverdi, i quali puntano a migliorarsi tra un anno quando in Sud Africa arriverà il Mondiale.

Japan League, sempre più Kashima Antlers


Kyoto Sanga FC 2 - 0 Hiroshima
Jubilo Iwata 2 - 3 Kashiwa Reysol
JEF United Chiba 0 - 2 Omiya Ardija
Urawa Red Diamonds 2 - 0 Vissel Kobe
FC Tokyo 2 - 1 Shimizu S-Pulse
Yamagata 0 - 1 Kawasaki Frontale
Yokohama F.Marinos 1 - 2 Gamba Osaka
Albirex Niigata 2 - 1 Nagoya Grampus
Oita Trinita 1 - 2 Kashima Antlers

Kashima Antlers 35*
Urawa Red Diamonds 28
Alibrex Nigata 28
Kawasaki Frontale 27*
Gamba Osaka 23*
Sanfrecce Hiroshima 23
Fc Tokyo 22
Shimizu 21
Kyoto 20
Omiya 20
Yokohama 19
Nagoya 19*
Jubilo 18
Vissel Kobe 17
Montedio Yamagata 16*
JEF United 15*
Kashiwa 12
Oita 4

*Una gara in meno

Sempre più una dittatura la Japan League 2009, con i Kashima Antlers che sbancano anche il campo dell'Oita, ormai sempre più destinato a retrocedere. E pensare che i padroni di casa si erano portati in vantaggio con Kyiotake (52'); veemente però la reazione degli ospiti che passano con le reti di Iwasama e dell'ex Messina Ogasawara. Vincono comunque tutte e tre le inseguitrici, anche il Kawasaki che con un gol di Tese nel recupero passa a Yamagata. Da menzionare le importanti vittorie in zona salvezza del Kashiwa (3-2 a Iwata), del Kyoto e dell'Omyia.

sabato 27 giugno 2009

Il calendario delle amichevoli estive delle squadre di Serie A

Si sta delineando il calendario delle amichevoli estive. Di seguito il programma delle partite ufficiali.


ATALANTA
19 luglio: Atalanta-selezione locale (a Brentonico, ore 19)

CHIEVO
23 luglio: Chievo-St. Mirren

FIORENTINA
19 luglio: Fiorentina-Cortina (a Cortina d'Ampezzo, ore 17.30)
25 luglio: Fiorentina-Belluno (a Cortina d'Ampezzo, ore 17.30)
29 luglio: Fiorentina-Paris Saint Germain (a Firenze, ore 20.30)
2 agosto: Dahlia Cup, triangolare con Catania e Cagliari (a Catania, ore 21.00)
8 agosto: Fiorentina-Aston Villa (a Birmingham, ore 15.00)
14 agosto: Fiorentina-Figline (a San Piero a Sieve, ore 18.00)

GENOA
18 luglio: Genoa-Val Stubai (a Neustift, ore 18)
22 luglio: Genoa-Rodengo Saiano (Neustift, ore 17.30)
30 luglio: Genoa-Acqui (ad Acqui Terme, ore 20.45)

INTER
16 luglio: Inter-selezione locale (a Los Angeles, ore 16 locali)
19 luglio: World Football Challenge, Inter-Club America (a Palo Alto, ore 16 locali)
21 luglio: World Football Challenge, Inter-Chelsea (a Pasadena, ore 20 locali)
26 luglio: World Football Challenge, Inter-Milan (a Boston, ore 17 locali)
30 luglio: Trofeo Pirelli-Sky, Inter-Monaco (a Montecarlo)
14 agosto: Trofeo Tim con Inter, Juventus e Milan (a Pescara)

LAZIO
12 luglio Auronzo-Lazio (ad Auronzo, ore 18)
18 luglio Lazio-Universitatea Craiova (ad Auronzo, ore 18)
22 luglio Lazio-Spal (ad Auronzo, ore 18)
26 luglio Lazio-Triestina (ad Auronzo, ore 18)
13 agosto Lazio-Osasuna (A Roma, ore 21)

JUVENTUS
15 luglio: Juventus-Cisco Roma (a Pinzolo)
19 luglio: Juventus-Nancy (a Joeuf, ore 18)
24 luglio: Trofeo Peace Cup, Juventus-Siviglia (a Siviglia)
28 luglio: Trofeo Peace Cup, Juventus-Seongnam Ilhwa (a Jerez)
31 luglio: Trofeo Peace Cup, eventuale semifinale (a Siviglia)
14 agosto: Trofeo Tim con Juventus, Inter e Milan (a Pescara)
17 agosto: Trofeo Luigi Berlusconi, Juventus-Milan (a Milano)

MILAN
19 luglio: Milan-Los Angeles Galaxy (a Los Angeles)
22 luglio: World Football Challenge, Milan-Club America (ad Atlanta, ore 19 locali)
24 luglio: World Football Challenge, Milan-Chelsea (Baltimora, ore 20 locali)
26 luglio: World Football Challenge, Milan-Inter (a Boston, ore 17 locali)
29 luglio: Audi Cup, Milan-Bayern Monaco (a Monaco di Baviera, ore 20.30)
30 luglio: Audi Cup, ev. finale contro Manchester United o Boca Juniors (a Monaco di Baviera)
8 agosto: Eusebio Cup, Milan-Benfica (a Lisbona)
14 agosto: Trofeo Tim con Milan, Juventus e Inter (a Pescara)
17 agosto: Trofeo Luigi Berlusconi, Milan-Juventus (a Milano)
25 agosto: Trofeo Santiago Bernabeu, Milan-Real Madrid (a Madrid)

NAPOLI
20 luglio: Napoli-St. Polten (a St. Polten, ore 19)
21 luglio: Napoli-Wiener Neustadt (a Wiener Neustadt, ore 19)
30 luglio: Napoli-Sollenau (a Sollenau, ore 18)
8 agosto: Napoli-West Ham (a Londra)

PARMA
18 luglio: Parma-selezione locale (a Malles)
22 luglio: Parma-squadra da definire (a Malles)
25 luglio: Parma-Süd Tirol (a Malles)
29 luglio: Parma-Iraklis (a Malles)
1 agosto: Parma-Watford (a Londra, ore 15 locali)
8 agosto: Parma-Osasuna (a Parma)
12 agosto: Parma-squadra da definire (a Salsomaggiore Terme)

ROMA
5 luglio: Roma-Selezione locale (a Riscone di Brunico)
12 luglio: Roma-Duisburg (a Riscone di Brunico)
16 luglio: Roma-squadra da definire (a Bolzano)

SAMPDORIA
18 luglio: Sampdoria-Monti Pallidi (a Moena, ore 17)
22 luglio: Sampdoria-Bolzano (a Moena, ore 17)
26 luglio: Sampdoria-Feyenoord (a Rotterdam, ore 14.30)

UDINESE
12 luglio: Udinese-Rappresentativa toscana (a Montepulciano, ore 17.30)
16 luglio: Udinese-Figline Valdarno (a Montepulciano, ore 17.30)
19 luglio: Udinese-Ascoli (a Montepulciano, ore 17.30)
23 luglio: Udinese-Perugia (a Montepulciano, ore 17.30)
25 luglio: Internationales Jubiläums Fußball Turnier, triangolare con Udinese, Borussia Dortmund e Valencia (a Dortmund)

venerdì 26 giugno 2009

Inghilterra da brividi, Germania d'astuzia

Disputate le due semifinali del campionato europeo under 21 in corso in Svezia; a qualificarsi per la finale sono gli inglesi, che regolano solo ai calci di rigore i padroni di casa, e i tedeschi, che sfruttano la mancata precisione sottoporta degli avversari italiani. Lunedì sarà quindi una replica dell'ultimo turno del gruppo A, quando Germania e Inghilterra impattarono 1-1, qualificandosi a braccetto.

Una sorta di rewiew della famigerata finale di Champions di Istanbul del 2005; stavolta però ad essere recuperati sono gli inglesi, che in 13 minuti, tra il 68' e l'81' dilapidano un vantaggio di tre reti acquisito nella prima frazione di gara. Infatti i padroni di casa della Svezia continuano a credere nella ripresa e i loro sforzi vengono premiati; non del tutto però. Quando il colpo di testa di Berg scheggia la traversa l'ombra dei penalty incombe sulla gara, che non può che decidersi dagli undici metri. Un errore per parte e si va a oltranza: è il palo di Molins l'errore decisivo. Svezia in lacrime, Inghilterra che tira il fiato dopo la grande paura.

A Helsingborg invece sono di scena Italia e Germania, con questi ultimi che prevalgono ma, oggettivamente, solo in termini di risultato. Numerose le occasioni da gol fallite dagli azzurrini, con un Neuer in versione super-man. Gli italiani vengono imbucati alla prima e unica sortita offensiva rossonera: 3' della ripresa, Beck si accentra dal vertice destro del campo e libera un destro che trafigge un Consigli non esente da colpe. Confusionaria poi la reazione degli uomini Casiraghi, che trovano sulla loro strada un funambolo Neuer: curiosa la sua deviazione di piede sulla punizione centrale di Balotelli dai 40 metri.

INGHILTERRA-SVEZIA 8-7 d.c.r. (3-3 al 120', primo tempo 3-0)

MARCATORI: Cranie (I) al 1', Onuoha (I) al 27', aut. Bjarsmyr (S) al 38' p.t.; Berg (S) al 23' e al 36', Toivonen (S) al 30' s.t.

SEQUENZA RIGORI: Milner (fuori), Berg (parato), Hart (gol), Elm (gol), Cattermole (gol), Bjarsmyr (gol), Johnson (gol), Lustig (gol), Walcott (gol), Bengtsson (gol), Gibbs (gol), Molins (palo).

INGHILTERRA (4-4-2): Hart; Cranie, Richards, Onuoha, Gibbs; Milner (dal 25' s.t. Rodwell), Muamba (dal 10' s.t.s. Johnson), Cattermole, Noble; Agbonlahor (dal 15' s.t. Campbell), Walcott. (Lewis, Loach, Taylor, Stearman, Gardner, Tomkins, Mancienne, Driver, Rose). All.: Pearce.

SVEZIA (4-4-2): Dahlin; Lustig, Bjarsmyr, R. Bengtsson, Johansson (dal 35 's.t. Soeder); Elm, Landgren (dal 1' s.t. Harbuzi), Svensson, Olsson (dal 1' s.t. Molins); Toivonen, Berg. (Hansson, Nordfeldt, Karlsson, Avdic, P. Bengtsson, Ozkan, Ekstrand). All.: Soderberg-Lennartson.

ARBITRO: Cakyr (Turchia).

NOTE: pomeriggio sereno, terreno in buone condizioni. Spettatori 30mila circa. Espulso al 13' p.t.s. Campbell per doppia ammonizione. Ammoniti Agbonlahor per gioco scorretto, Hart per c.n.r.. Angoli: 6-11. Recupero: 1' p.t. e 2' s.t.

ITALIA-GERMANIA 0-1 (0-0)

MARCATORE: 3' st Beck.

ITALIA (4-3-3): Consigli; Motta (40'st Pisano), Bocchetti, Andreolli, Criscito; Candreva (23'st Abate 6), Cigarini, Morosini; Giovinco, Balotelli, Acquafresca (34'st Paloschi). (Sirigu, Seculin, Marzoratti, Ranocchia, Pisano, Poli, Cerci, Dessena). All. Casiraghi.

GERMANIA (4-4-2): Neuer; Beck, Boateng, Howedes, Boenisch; Johnson, Castro, Aogo, Marin (9'st Ben-Hatira); Dejagah (40'st Wagner), Ozil (45'st Hummels). (Fromlowitz, Sippel, Ebert, Khedira, Schwaab, Grote, Adiung, Schmelzer, Ede). All. Hrubesch.

ARBITRO: Proença (Portogallo).

NOTE: serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 8mila circa. Ammoniti: Dejagah (G), Boateng (G), Abate (I). Angoli: 9-4. Recupero: 1'pt, 4'st.

Consigli per le scommesse: Episodio I

Benvenuti alla prima puntata di questa nuova rubrica di calciouniversale, che vi darà consigli e avvertimenti sulle scommesse calcistiche della settimana.

Oggi propongo due giocate:

Spagna-Sud Africa 1
Syrianska Fc - Helsingborg 2
Cruzeiro-Avai Over
Stabaek-Brann 1
Stromsgodset - Sandefjord Over

Puntata 10 euro

Vincita 164,62 euro

Se invece si vuol rischiare un po'...

Columbus-New York 1
Los Angeles-Houston Dynamo x
Molde-Lyn 1
Valerenga-Rosenborg 2
Seattle-Colorado 1

Puntata 10 euro

Vincita 328,39 euro

giovedì 25 giugno 2009

Dani Alves, e il Brasile avanza



Sembrava la serata giusta per la seconda sorpresa delle semifinali, ma alla fine l'esperienza e il talento dei brasiliani hanno avuto la meglio sulla corsa e sulla buona volontà dei sudafricani, sospinti dall'incitamento del pubblico di casa. Un incontro davvero equilibrato quello di Johannesburg, dove i verdeoro sono riusciti a prevalere solo a 3' dalla fine, quando il subentrato Dani Alves insaccava una punizione dai 18 metri prendendo in controtempo l'estremo difensore sudafricano Khune. Nulla da criticare al tecnico brasiliano Joel Santana, capace di arrivare sino alle semifinali, pur con una squadra priva di un centravanti vero (il Fanteni di questa competizioni ha deluso non poco) e con un collettivo di mediocre livello; che però vuole fare bella figura davanti al suo pubblico e si mette in mostra già nella prima parte di gara, quando Gaxa prima e Pienaar poi mettono i brividi a Julio Cesar: nel mezzo un'incornata ravvicinata dell'ex Blackburn Mokoena per poco non portava in vantaggio i locali. Nella ripresa gara un po' spenta, con l'occasione più nitida che si materializza al 60': Modise calcia da fuori, coglie la deviazione di Luisao ma anche quella felina di Julio Cesar. Ai punti vincerebbe il Sud Africa, ma è l'unico cambio del sempre elegante Dunga a far vertere la gara sui binari sudamericani: il siluro di Dani Alves trova un po' impreparato il portiere di casa (fin lì perfetto) che viene infilato sul proprio palo. E' la fine del sogno sudafricano, l'inizio delle lacrime dei sostenitori che "spengono" il suono delle loro festose (e fastidiose diciamocelo) 'Vuvuzela'. Passa il Brasile, e quindi la finale di Johannesburg sarà un discorso tutto americano.


BRASILE-SUD AFRICA 1-0
(primo tempo 0-0)

MARCATORE: Daniel Alves al 43’ s.t.

BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Luisao, Andre Santos (dal 36’ s.t. Daniel Alves); Gilberto Silva, Felipe Melo; Ramires, Kakà, Robinho; Luis Fabiano (dal 45’ s.t. Kleberson). (Gomes, Victor, Miranda, Kleber, Josue, Elano, Julio Baptista, Nilmar, Pato). All. Dunga

SUD AFRICA (4-2-3-1): Khune; Gaxa, Booth, Mokoena, Masilela; Dikgacoi, Mhlongo; Modise (dal 46’ s.t. Mashego), Pienaar, Tshabalala (dal 45’s.t. Mphela); Parker. (Fernandez, Baloyi, Gould, Mdledle, Moon, Khumalo, Van Heerden, Davids, Fanteni). All. Santana.

ARBITRO: Busacca (Svi).

NOTE: spettatori 48.049. Ammoniti Felipe Melo, Masilela, Andre Santos. Recupero 1’ p.t., 1’ s.t.

Pavel Pogrebnyak: classe abbinata a potenza


Andiamo ad analizzare a fondo le caratteristiche tecniche, fisiche e personali del forte attaccante dello Zenit San Pietroburgo, capocannoniere della Coppa Uefa 07/08.

I primi passi nello Spartak Mosca.Pavel nasce l'8 Novembre di 26 anni fa nella capitale Russa; a soli 6 anni esordisce nella scuola calcio dello Spartak di Mosca e all'età di 18 è già titolare fisso in prima squadra. Tra il 2001 e il 2003 segna 8 gol in 23 partite, venendo visionato dagli osservatori del Baltika Kaliningrad che lo acquistano la stagione successiva. Negli anni a venire Pavel cambierà ben quattro maglie, tornando alla corte dello Spartak, finendo al Khimki e allo Shinnik Yaroslavl, ora in First Division. La carriera di "Posha" sembra destinata a essere mediocre e di basso ma rispettoso livello, quando poi accade la svolta.

La svolta a Tomsk.Nel 2006 approda in Siberia, al Tom Tomsk, segnando 13 reti in 26 incontri. Da questa grande stagione Pavel otterrà le sue maggiori soddisfazioni: oltre a essere l'idolo locale per la tifoseria biancoverde il moscovita guadagna la convocazione in nazionale mentre da San Pietroburgo cominciano ad arrivare le prime voci d'interesse.

A San Pietroburgo per vincere tutto.Nel mercato invernale approda nella fredda e culturalmente più occidentale San Pietroburgo, con l'intento di vincere i primi titoli sia per quanto riguarda la sua bacheca personale che per quella del club del presidente Dyukov. Interagisce subito alla grande con Dick Advocaat, che lo posiziona sulla punta del suo albero di Natale e andando, di fatto, a fare coppia col genietto Arshavin, prodotto del vivaio della Smena, il quale, escludendo il sultano Fatih Tekke, non usufruiva di un partner offensivo a lui complementare dai tempi di Aleksandr Kerzhakov, ora alla Dinamo Mosca dopo una breve ma proficua esperienza al Sevilla. Anche grazie alle sue reti lo Zenit conquista nel 2007 il suo primo titolo nazionale, sfaldando la dittatura moscovita che durava da dodici anni, dopo il successo dell'Alania Vladivadkaz nel lontano 1995. Nel Marzo 2008 vince la Supercoppa di Russia, trafiggendo Levenets nell'occasione del gol decisivo segnato a 8' dalla fine.

Le conquiste europee.Il 2008 è l'anno delle conquiste europee e della conseguente affermazione del movimento calcistico russo completata col magnifico bronzo all'Europeo in Austria e Svizzera. Ma fermiamoci ai successi con lo Zenit, dato che quelli in nazionale purtroppo non gli appartengono ufficialmente. Nel Febbraio 2008 segna due reti pesantissime al Villareal, che permettono allo Zenit di acquisire il passaggio agli Ottavi di Finale dove i russi incontrano il Marsiglia, giustiziere il turno precedente dello Spartak Mosca. Al Velodrome finisce in goleada, con il solo gol di Arshavin a 9' dalla fine a mietere il passivo; sette giorni più tardi al Petrovski accade qualcosa di soprendente: lo Zenit elimina i francesi, proprio mediante Pavel, che confeziona con una rete per tempo quel 2-0 fondamentale per recuperare il 3-1 dell'andata. Ai quarti lo Zenit passeggia alla Bayarena, vincendo 4-1 con una rete di Pogrebnyak. In semifinale c'è il quotatissimo Bayern Monaco, che arriva in Russia volenteroso di ribaltare l'1-1 maturato all'Allianz Arena. Ma i russi sono troppo agguerriti per i Bavaresi che subiscono una clamorosa umiliazione: 4-0, aperto e chiuso da Pavel. Lo Zenit vincerà poi a Manchester la coppa senza però l'ex Tom Tomsk, squalificato per una stupida ammonizione ricevuta nel finale della gara di ritorno con la compagine guidata allora da Hottmar Hitzfield.

L'infortunio in nazionale.Dopo la conquista della UEFA, per Pavel si aprono le porte della totale consacrazione a livello internazionale con l'Europeo in Austria e Svizzera. Un serio infortunio al ginocchio però, patito nell'amichevole contro la Serbia, lo priva di questa opportunità, costringendo il commissario tecnico Guus Hiddink a sostiruirlo convocando l'ex Fc Mosca Roman Adamov, capocannoniere della stagione 2007. La lesione dei legamente al ginocchio lo ostacola anche con il suo club, il quale per più di un mese patirà la sua assenza, pesantissima nel gioco e nell'economia della squadra. Pavel ritorna a metà Agosto, nel recupero col Terek Grozny vinto per tre a uno.

La Supercoppa Europea.Il moscovita segna una doppietta nel match di fine agosto al Metalist di Samara, incontro che precede la Supercoppa Europea del 29 dello stesso mese con sede a Montecarlo. Gli avversari dei Sanpietroburghesi sono i campioni d'Europa e successivamente del mondo del Manchester United e la coppa va a finire tra le mani di capitan Tymoschuk, anche grazie al gol che sblocca l'incontro al 45', proprio ad opera di Pavel.

L'esordio in Champions League.Il 16 Settembre è la volta del debutto nella massima competizione europea per club sia per lo Zenit che per 'Posha'. All'Olimpico di Torino i russi, in tenuta azzurra, prevalgono sulla Juventus in termini di gioco ma non di risultato, con gli italiani che regolano di misura lo Zenit. Nelle altre cinque partite del girone Pavel riesce anche a trovare il suo primo timbro in Champions League, a Minsk, contro il BATE Borisov.

Potenza mixata ad eleganza.Pavel Pogrebnyak è un esempio di centravanti puro, che mescola fisicità e potenza, dettate perlopiù dall'imponente costituzione, a eleganza e qualità, con un sinistro che ricama traiettorie imprendibili per i portieri avversari. Altra qualità fondamentale è la freddezza sottoporta, caratteristica che lo rende di fatto il secondo rigorista dietro capitan Tymoschuk. Determinante nel modulo Zenit, basato su esterni che spingono molto, fornendo cross per la testa di Pavel.

mercoledì 24 giugno 2009

USA, la squadra che non t'aspetti


Alzi la mano chi dopo le due pesanti sconfitte iniziale avrebbe immaginato gli Stati Uniti nella finale di Pretoria. La nazionale guidata da Bradley, padre del Michael che salterà la finalissima per squalifica, ribalta tutti i pronostici e dopo l'impresa con l'Egitto ne sforna un'altra, regolando con una rete per tempo i favoriti avversari spagnoli, che non perdevano da 35 turni e soprattutto avevano vinto le ultime quindici gare. Merito di un gruppo unito e solido, e di un calcio che sta uscendo alla scoperta e alla ribalta anche sul panorama europeo, basti vedere come nell'undici titolare siano ben nove quelli che militano in squadre europee. Ma non c'è solo un coriaceo USA in campo a Bloemfontein; gli uomini di Del Bosque appaiono meno effervescenti rispetto alle scorse uscite, dove in tre gare non presero alcuna rete. Gli iberici sottoporta sono lontani parenti di quelli ammirati e nel girone, e se ci mettiamo assieme un grande Tim Howard (forse arrivato alla definitiva consacrazione dopo quella mancata a Manchester) per i campioni d'Europa in carica diviene tutto più difficile. Meno bene invece Casillas, che "regala" il vantaggio agli statunitensi: il tiro dell'attaccante del Villareal Altidore alla mezz'ora non sembra irresistibile; palla che va a insaccarsi dopo una deviazione del portiere madrileno. Il raddoppio americano avviene ancora alla mezz'ora, ma del secondo tempo: è Clint Dempsey a insaccare, sfruttando una dormita colossale di Sergio Ramos.
Nel finale spazio anche per il rosso a Bradley; il figlio dell'allenatore statunitense dovrà così saltare la finalissima di Domenica. Ma tutti gli Stati Uniti saranno davanti al televisore tra quattro giorni, per seguire la possibile conquista del primo titolo della loro (breve) storia calcistica.

Sorteggio primo turno preliminare Champions League e Europa League

Sorteggiati a Nyon i primi turni preliminari di Champions League e della nuova Europa League, competizione che va a sostituire la vecchia Coppa Uefa.

Champions League
Turno di Qualificazione



Primo Turno Preliminare



Europa League
Primo Turno Preliminare



Secondo Turno Preliminare



Il Presidente della Uefa Michel Platini ha inaugurato la nuova competizione estraendo le prime due palline, formando quindi il primo incontro del turno, ovvero quello tra i bielorussi del MTZ-Ripo e i montenegrini del Sutjeska.