lunedì 13 luglio 2009

Errore tecnico a San Pietroburgo, si paventa l'ipotesi ripetizione


Curioso quanto inamissibile l'episodio accaduto al 75' della gara di ieri tra Zenit e Fc Mosca, valevole per il tredicesimo turno di Russian Premier League; sugli sviluppi di un' azione dei 'cittadini' sulla fascia sinistea il laterale georgiano Già Grigalava viene atterrato in area dal centravanti ex Tom Tomsk Pavel Pogrebnyak: nessuna esitazione per il direttore di gara Eduard Maly, che indica il dischetto. Il fantasista russo di origini azere Aleksandr Samedov si incarica della battuta, ma trova davanti a sè un super Contofalsky che respinge, proprio sui piedi si Sheshukov che ribadisce in rete. Gol che però non viene convalidato dal fischietto di Volgograd che segnala un improbabile punizione di seconda; sul referto l'arbitro motiverà la sua decisione manifestando l'affollamento nell'area dello Zenit di maglie moscovite ancor prima che Samedov avesse calciato il penalty. Follia pura quindi di Maly, che rischia anche la squalifica per tutta la stagione; ricorso immediato invece della compagine guidata da Bozovich, che chiede la ripetizione della gara.

Non è la prima volta che accade un fatto del genere: nel 2005, a Tashkent ci si giocava un mondiale quando gli uzbeki si videro concedere un calcio di rigore che avrebbe potuto portarli avanti 2-0 sul Bahrein. L'attaccante biancoverde trasforma dal dischetto, ma l'arbitro Yoshida giustamente non convalida per via dell'ingresso in area di numerose maglie Uzbeke, solo che questi non fa ripetere, concedendo un inenarrabile fallo in attacco. La FIFA successivamente farà ripetere la gara.

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